Sviluppare una propria visione nel Reportage uscire dalla massa

Molti chiedono come fare un buon reportage cosa serve oggi?
L’unica ricetta valida è semplice ma difficile al tempo stesso: “Be yourself”, sii te stesso.

Il fatto è che si deve sviluppare questo te stesso in modo che i progetti che porti avanti si stacchino dalla massa.  Oggi tutti copiano tutto alla velocità della luce quindi la vera forza è essere e rimanere creativi, sperimentare, sbagliare, amare quello che si fa.

Ecco dei piccoli punti a cui pensare quando si inizia un proprio progetto di reportage:

  1. Determinare un budget: cosa? Parliamo di soldi? Si e non solo sono due i fattori importanti che in molto trascurano, quanti SOLDI e quanto TEMPO ho da dedicare a questa attività? I soldi possono essere anche pochi però è chiaro che se voglio raccontare la storia  dei coltivatori di  di carpioni nani durante la guerra nel Merdistan occidentale dovrò affrontare qualche spesa e spostamento….  mmm;
  2. Scelta dell’argomento: definito il punto 1 inizio ad allocare del tempo per circoscrivere la mia azione. Consiglio: scegliete qualcosa vicino a voi magari di trascurato ma che è sotto gli occhi di tutti. Fate un po’ di ricerche, buttate giù degli appunti o su di un quadernino cartaceo o su qualcosa di elettronico come Evernote. Ritornate una volta al giorno per qualche settimana sull’idea, iniziate a a parlarne con qualcuno al di fuori della fotografia che può arricchirvi con la sua esperienza. Ricordatevi che più è forte l’argomento più dovete essere forti voi;
  3. Scelta del prodotto finale: saranno solo foto, ci saranno i video, ci sarà l’audio? Farò un libro, un sito uno slide show? Ho un budget adeguato? Dovrò coinvolgere altre persone nella realizzazione?
  4. Scelta del linguaggio: è molto importante COSA si racconta ma ancora più importante COME si racconta. Sono i due fattori che vanno a distinguerti dall’odierno rumore di fondo. Dipende tutto dagli autori che ti piacciono, dai libri che leggi, dai film che guardi e dal tempo che dedichi a fare pratica. Prendi 10 fotografie tue o di altri che ti hanno colpito o a cui sei legato e guardale di tanto in tanto. Se non sei sicuro di cosa si parla forse possono interessarti i nostri corsi di Reportage e di Linguaggio oppure consiglio a tutti Esercizi di stile capolavoro di Quenau;
  5. Prendere i contatti: inizia a vedere chi ti può introdurre in certi ambienti, sentire quando andare a fare le fotografie insomma preparare il terreno;
  6. Uscire a scattare: può durare anche anni;
  7. Editing: man mano che fate gli scatti vi aiuta a capire cosa manca e cosa è debole;
  8. Fate vedere il progetto e discutetelo con qualcuno di cui vi fidate in modo da avere feedback e coreggerne le debolezze;
  9. Finalizzare il progetto: un filmato un librino, una fanzine, una gallery sul vostro sito;
  10. Scegliersi uno o due maestri: qualcuno a cui ispirarsi per prendere spunto per comprendere la loro modalità di racconto. Nel campo del reportage sono due le figure che più mi intrigano negli ultimi anni Eugene Richards e Martin Parr.

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Vittore Buzzi: Fotografo, Wedding,Storyteller

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