Diventare dei fotografi migliori

Per chi: fotografi professionisti e foto amatori che vogliono migliorare le proprie capacità
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Siamo pronti per una nuova tornata di macchine fotografiche e di obiettivi?
Per fine anno arriveranno sul mercato la nuova Olympus OM-D  la X -Pro di Fuji… Nuove ottiche e infine il mitico Summilux 28 1.4 di Leica e la nuova Mini M… Adobe sta per rilasciare Lightroom 5 insomma tante novità che presumibilmente andranno ad impattare sul nostro portafoglio.
Ma ci renderanno dei fotografi migliori? Diventeremo più bravi a fare fotografie? Se siamo dei professionisti ci porteranno più clienti?
La risposta è quasi certamente no!
Allora cosa facciamo?
Ormai da qualche anno Gabriele ed io abbiamo deciso di dedicarci a dei progetti personali, ovvero prenderci del tempo per produrre dei reportage o dei libri in modo da rimanere creativi facendo e non comprando.
Queste decisioni hanno dato buoni frutti, siamo dei fotografi più felici siamo stati pubblicati in moltissime riviste on line e cartacee Gabriele è riuscito a pubblicare un libro commovente e pieno di sentimento io sono riuscito a vincere il World Press Photo.

Vittore Buzzi Photography

Vittore Buzzi Photography

Queste nuove esperienze ci hanno stimolato abbiamo aggiornato tutti i corsi di fotografia, i workshop fotografici, abbiamo iniziato a pensare a nuove formule sui viaggi fotografici e rimodulato i nostri percorsi di apprendimento.
Lo abbiamo fatto sulla base delle effettive esigenze che abbiamo maturato nella nostra professione.
Oggi per noi è chiaro che c’è, dopo il corso base, il passaggio obbligato da Lightroom che è diventato lo snodo attraverso il quale passa tutta la nostra vita fotografica sia quella professionale che quella personale espressiva…
Lì è assolutamente necessario investire per tenere in mano la grestione e la sicurezza del nostro archivio fotografico.

Workshop Lightroom

Workshop Lightroom

Messa a posto questa pietra angolare è importante iniziare a pensare in termini di PROGETTO FOTOGRAFICO possa questo essere un reportage, un libro, una installazione o una mostra ed iniziare a realizzarlo.
Si tratta di avere una idea e di convogliare i propri sforzi nella progettazione nello studio e nell’approfondimento della stessa.
A questo sono dedicati il Corso di Reportage e di Personal Photography a progettare e a realizzare.
Insomma ad acquisire un metodo che vi permetta di diventare degli autori di fotografia, di fare un salto da fruitore passivo di attrezzatura fotografica a produttore di oggetti fotografici.
Si tratta di passare da consumatore a creatore, uno scarto evolutivo necessario se non si vuole rimanere in un limbo indeterminato e vacuo.

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Migliorare significa anche sviluppare un proprio stile fotografico, una propria cifra stilistica che permetta di rendervi riconoscibili agli altri.
Insomma per diventare fotografi migliori bisogna studiare e applicarsi, applicarsi con amore per i propri progetti. Amore che noi mettiamo in tutti i nostri corsi, amore che ci hanno trasmesso altri fotografi che sono stati i nostri insegnanti.
Smettiamo quindi di spendere i nostri soldi in obiettivi e macchinette ma iniziamo a fare libri, stampe e a pensare prima di fotografare, facciamoci guidare da un idea e dai sentimenti
Prendiamo in mano la nostra vita di fotografi e smettiamo di fare le pecore
Saremo molto più felici e le nostre fotografie cominceranno ad avere un senso a staccarsi dalla massa di immagini più o meno inutili che circolano sul web. Semplicemente perché abbiamo qualcosa di importante da dire…

Vittore Buzzi Photography

Per chi: fotografi professionisti e foto amatori che vogliono migliorare le proprie capacità
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Gestire immagini complesse, l’arte del grand’angolare

Cosa: grand’ angolari e fotografia di reportage, corso fotografia reportage

Non è un mistero adoro le immagini complesse con foto nelle foto, quinte e giochi di luce. Lì attendo quieto con ottiche che vanno dal 24 mm in giù. Lì serve una grande visione una grande ispirazione e la voglia di fare sempre qualcosa in più.
Ottiche così larghe sono ideali per la fotografia di reportage. Spesso chi inizia a fotografare preferisce usare degli zoom con dei medi tele obiettivi o peggio con dei veri e propri tele obiettivi. In realtà spesso il risultato sono immagini molto semplici che raccontano poco e risultano piacevoli alla vista per pochi minuti e vengono poi immediatamente dimenticate.
Per raccontare e coinvolgere lo spettatore invece bisogna portarlo all’interno della scena fotografata con un obiettivo in grado di allargare la visuale.

Così nel corso del mio ultimo viaggio in Mongolia mi è capitata l’occasione giusta per fare due fotografie interessanti tutte e due carine ma con un diverso grado di racconto.
Vittore Buzzi Photography
Come potete vedere questa foto è coinvolgente dal punto di vista emotivo ma racconta poco. Non mi da indicazioni né di dove siamo né di dove sono io.
Vittore Buzzi Photography
Questa invece racconta di più…
Ricordatevi che per poter raccontare bisogna saper allargare la propria visione.
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Scegliere un corso di fotografia…

Pronti per il giro di giostra?

corsi fotografia

Scegliere oggi non è facile.

Questo vale per tutti i campi, che si tratti di fotografia o meno…i soldi sono tut’altro che inesauribili ultimamente, l’offerta di corsi di fotografia è moltissima e spesso ci si trova di fronte a sgradite sorprese, se ne sente spesso parlare..

Senza voler puntare il dito verso nessuno, io voglio credere che la gente sia benissimo in grado di scegliere, di valutare quanto impegno c’è dietro ad un progetto e anche in periodi di coupon a prezzi scontatissimi di dubbia provenienza e qualità spero che la gente cerchi di capire chi sono le PERSONE che stanno dietro ad un’idea.

Ho sempre creduto che chi propone un corso debba avere alcuni di requisiti: il primo, è il più ovvio…delle belle fotografie da mostrare. Il secondo, sempre secondo il sottoscritto, è quello di far trasparire la passione, i progetti, il proprio mondo fatto di amore per la fotografia e per tutto ciò che la circonda che specialmente in un momento difficile come questo ci spinge a continuare, il terzo un continuo miglioramento, i nostri corsi cambiano, cambiano gli autori che presentiamo, cambiano le foto nostre cambia la didattica a seconda delle persone che ci troviamo davanti, cerchiamo nuovi spunti nuove idee.

Ultimamente io ed alcuni colleghi ed amici abbiamo battuto un record di segnalazioni di nostre foto scaricate, camuffate ed infilate in altri siti..una volta un cliente è scoppiato a ridere vedendo nel mio sito delle foto che un altro fotografo aveva allegato ad una mail di risposta ad un preventivo.

Questo è scorretto, e pericoloso. Ognuno fotografa a modo suo e alla fine chi ci rimetterà sarà solo chi commissiona il lavoro, che si vedrà consegnato qualcosa di totalmente differente.

I corsi di fotografia non sono esenti da questo fenomeno…ci si lamenta che la fotografia di stock a prezzo stracciato ha rovinato il mercato e chi propone corsi di fotografia di recente  inserisce sui propri depliant e volantini proprio foto di stock come queste

Possibile che un fotografo non abbia foto proprie? servono davvero caramelle per gli occhi? è questo lo sforzo dietro ad un progetto? Ed anche stavolta, chi ne pagherà il prezzo?

In fondo vorrei che il cambiamento di modi di fare venisse per primi proprio da noi fotografi…

Pronti per il giro di giostra, dicevamo?

Corsi Foto Milano

Corsi Foto Milano

E’ importante che chi sceglie un corso di fotografia abbia una cognizione di quello che sta facendo, oggi di fianco a colleghi stimati e capaci che si impegnano a fondo per divulgare la conoscenza e la cultura fotografica ci sono una pletora di persone scorrette che non hanno esperienza didattica e cercano di insegnare quello che non sanno. In Italia c’è sempre stato questo vizio, e la fotografia non è esente da una secolarizzazione e da una sclerotizzazione e da atteggiamenti corporativi.
Io (Vittore) ricordo chiaramente l’ostracizzazione di cui sono stato vittima in campo editoriale e anche nel campo dell’insegnamento quando ho iniziato tanti anni fa, oggi con internet non è così facile. Ho visto molti furbetti soccombere, purtroppo ho visto persone serie e preparate gettare la spugna perché osteggiate e le cui capacità sono state svilite e non riconosciute.
Vedo ancor oggi critici marchettari che sfruttano la passione delle persone per estorcere una introduzione (a pagamento) a una mostra o ad un libro… Insegnanti improvvisati che pontificano su immagini che non saranno nemmeno mai in grado di avvicinare. Tutto questo fa male.
Quindi cari allievi o meglio cari amici, perché Gabriele ed io facciamo un percorso con voi, cercate di scegliere bene, guardate i curriculum degli insegnanti e le loro foto.
GABRIELEVITTORE
Noi non abbiamo paura ad esporci, a far vedere le nostre foto o a parlare di fotografia. I nostri corsi fotografici sono degli scambi non siamo dei GURU che possiedono la verità, siamo dei fotografi e degli insegnanti di fotografia che continuano a crescere sia dal punto di vista didattico che fotografico.

La scelta dell’obiettivo: la base del vostro lavoro

Cosa: come scegliere l’obiettivo
Per chi: Per fotografi e foto amatori
Corsi correlati: Corso Fotografia Base, Composizione e linguaggio Fotografico

In questo week – end ho visto circa 2.000 foto dei nostri allievi fra il corso di Street Photography e una rimpatriata dell’ultimo viaggio fotografico in India… Mi sono dovuto spesso confrontare con la frustrazione di alcuni di loro rispetto a quello che “avevano sentito” nel momento dello scatto, quello che volevano dire e il risultato finale. Parlando con loro mi sono reso conto che avevano fatto un errore abbastanza classico da cui ci siamo passati tutti ovvero: avevano l’ottica sbagliata rispetto alla foto che volevano creare.

Scegliere l'obiettivo

Scegliere l’obiettivo

In questo periodo storico chi vende macchine fotografiche tende ad enfatizzare l’importanza del sensore e del corpo macchina semplicemente per scopi commerciali. Molti fotografi tendono a spendere troppi soldi per i corpi macchina e non per le ottiche.  Quindi è meglio chiarire perché è importante avere obiettivi di un certo tipo per raggiungere determinati risultati.

Gabriele ed io tendiamo ad utilizzare delle focali che variano dal 50 mm al 24 mm (espresse rispetto al Full Frame)  che possano consentirci una buona apertura di diaframma in maniera da avere una netta separazione dei piani ed un nitido punto di messa a fuoco in modo da dare una lettura immediata dell’immagine anche quando ci troviamo di fronte a foto complesse.

 

Scelta obiettivo

Scelta obiettivo

Quindi la scelta dell’obiettivo indirizza a livello formale la struttura della foto che vogliamo fare. Un’ottica fissa poi permette di dare unità a tutto il nostro lavoro conferendo un ritmo piacevole alle immagini. Spesso consiglio ai mie allievi che comprano una  OM-D  di fare un sacrificio e di accoppiarci il  12 mm Olympus o il  17 mm Olympus  che equivalgono ad un 24 mm f2  o ad un 34 mm f 1.8.
Gab per la Fuj consiglia il  18mm o il 35 mm e attende con impazienza il 27mm che ben si adatta al suo sentire.
Un buon obiettivo o comunque un obiettivo che contraddistingua il nostro modo di fotografare è un po’ una scelta di stile, è come mettere una firma al nostro modo di fotografare, di interpretare il reale. E’ la base del linguaggio fotografico, non abbiate quindi paura ad abbandonare lo zoom del kit e a passare ad un 35mm o un 28mm (sto parlando di Full Frame quindi se avete un sensore dx o m43 dovrete applicare le opportune conversioni) con una apertura intorno ad f 2, ricordatevi che potete trovare questo tipo di ottiche usate e che spesso non costano una follia.

 

Scelta obiettivo

Scelta obiettivo

Piano il vostro modo di approcciarvi al reale cambierà e le vostre foto diventeranno riconoscibili
Inizierete a sentire meglio la composizione e tenere le redini del discorso… Sarete un tutt’uno con la vostra attrezzatura e ricaverete un sacco di soddisfazioni.

Vittore Buzzi Photography

 

Cosa: come scegliere l’obiettivo
Per chi: Per fotografi e foto amatori
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Gestire l’archivio, creare progetti.

Per ogni fotografo arriva il momento di fare i conti con il proprio archivio di fotografie.

Questo vale sia per un fotografo professionista che per un amatore…arriva il momento in cui si vorrebbe finalizzare i propri progetti in una forma differente da una cartella che risiede dimenticata in un computer.

Chiunque abbia lavorato con la pellicola conosce bene il processo. Prima, ed ancora oggi per chi lo fa, si stampavano le proprie foto, e si archiviavano le proprie diapositive, magari pronte nei caricatori da essere proiettate…alla peggio le foto finivano incollate negli album personali, ma si avevano delle sorte di progetti, essendoci un approccio fisico alle proprie immagini.

Durante tutti i nostri corsi di fotografia sentiamo spesso raccontare dagli studenti di come si perda il controllo dei progetti, di come non si sappia più bene che fine hanno fatto le proprie foto…ma questo aspetto non è sconosciuto ai professionisti.

Di recente un fotografo mi raccontava che gli hanno proposto di realizzare un libro su Milano. Ha accettato con entusiasmo, ma poi si è messo a guardare il proprio archivio, composto da dozzine di migliaia di fotografie…perso in quella mole di cartelle e sottocartelle, ha finito per rinunciare al progetto, per mancanza di tempo.

Come evitare tutto questo? Noi personalmente usiamo Lightroom, come tanti altri fotografi…Lightroom non è solo un programma di fotoritocco, è molto di più…è soprattutto un programma di gestione dell’archivio, che ci permette di creare delle vere “Playlist” di fotografie, raggruppate in progetti e sotto-progetti, che possono diventare in un istante webgallery per siti web, Stampe, Libri…si può avere sott’occhio cosa si è caricato online e col tempo creare delle storie, aggiungendo foto in modo snello e veloce…e calibrando i files con un flusso costante nello stile.

E’ proprio la gestione della mole di scatti tipica della fotografia digitale, oggi, è il vantaggio principale derivante dall’uso di Lightroom.

Ecco perchè quando alcuni degli studenti ci chiedono che corso fare noi consigliamo sempre Lightroom… poiché ci sembra che oggi sia diventato troppo facile premere il pulsante di scatto, ma sempre più raro poter osservare selezioni e raccolte di qualità, e progetti finiti con sapienza, cosa davvero importante perché la fotografia possa “significare” davvero nelle vite di ognuno di noi.

Qui le info per il Workshop di Adobe Lightroom a Milano che teniamo io e Vittore (pochi posti disponibili perché ognuno ha la sua postazione per il proprio portatile..)

corso adobe lightroom milano

Adobe photoshop Lightroom è imbattibile per la gestione di un archivio complesso…