Street Photography quale macchina fotografica?

Si avvicina lo storico workshop di Street Photography e la domanda ricorrente di molti allievi è: “Quale è la macchina giusta per approcciarmi alla street?“. Personalmente non penso che esista una macchina perfetta ma che ci siano delle macchine fotografiche che si avvicinano di più al nostro stile fotografico e al nostro modo di essere. La domanda più corretta dovrebbe essere: “Quali sono le foto che desidero fare in strada?“.

Quindi questa piccola guida parte dall’idea che dietro la macchina ci sia un fotografo che ha già scelto il tipo di qualità che sta cercando e l’ottica con cui fotografare. A volte io esco con una macchina con un 24mm altre con un 28mm o un 35mm e più raramente con un 50mm, mi sto riferendo all’angolo di campo relativo ad un full frame.

Nel corso di tutta la mia carriera io ho fotografato street con macchine a pellicola come la mitica Yashica T5 con la Olympus Pen F che mi ha regalato Gabriele e che di tanto in tanto porto pure ai matrimoni mentre da quando c’è il digitale ho usato la Ricoh GR , le mie Olympus Pen e ultimamente le Sony Aps-c.

La regola che ho sempre avuto è 1 macchina e 1 obiettivo… Starò in strada magari per un giorno intero, sotto il sole o sotto la pioggia la macchina deve essere PICCOLA, MANEGGEVOLE, COMODA… Less is more ovvero Meno è meglio. Quindi diamo una occhiata ad alcuni prodotti.

RICOH GR

 

Questa nuova versione ha un sensore da 16 megapixel formato APS-C e un obiettivo equivalente al 28mm ottica con cui sono stati fatti lavori storici nella storia della fotografia di strada…
I suoi punti di forza sono:

  1. Sta in tasca grazie al suo obiettivo retrattile;
  2. E’ leggera e ti permette di trovare punti di vista inusuali;
  3. Ha il flash;
  4. Ha un sensore APS-C che può arrivare fino a 3200 ISO con una qualità più che accettabile;
  5. Ha un obiettivo 28mm luminoso f 2.8;
  6. Il menù e il software è fatto per la street e permette di settare il fuoco zonale facilmente;
  7. E’ silenziosa;
  8. L’ergonomia è studiata per il fotografo con rotelle e bottoni personalizzabili per accedere facilmente a sovra / sotto esposizione ai vari programmi disponibili e ai settaggi dell’AF;
  9. Se dovesse servire ha la funzione macro
  10. Si può spegnere lo schermo e l’autonomia della macchina cresce tantissimo.

Insomma per me rimane una delle migliori macchine fotografiche per la street i suoi limiti sono che non ha il mirino elettronico e che ha l’ottica fissa ma quando esco per strada io mi porto sempre una sola ottica e mi concentro solo su quel tipo di visione.
Super consigliata la potete acquistare qui:Ricoh GR.

OLYMPUS PEN-F

Una macchina che ho amato tantissimo e che ho usato a lungo.

  1. AF velocissimo
  2. Con le ottiche Olympus  come il 12mm (equivalente del 24mm) e il 17mm (equivalente del 34mm) si può impostare il fuoco zonale direttamente sull’obiettivo;
  3. Ghiere e rotelle personalizzabili;
  4. Schermo orientabile e touch;
  5. Ottica intercambiabile si può scegliere fra 12mm, 14mm, 15mm,17mm e 25mm (per avere l’equivalente sul full frame si deve moltiplicare per 2);
  6. Ha il mirino elettronico
  7. Stile retrò.

Gli svantaggi sono che non è propriamente tascabile, é costosa, solo il 12mm e il 17mm possono settare il fuoco zonale, il menù non è dei più intuitivi.

Comprala qui: Olympus Pen F.

SONY A65oo

E’ quella che uso oggi, perché sono un po’ maniacale e tendo ad avere uno solo sistema sia per lavoro che per svago.

  1. E’ una macchina che uso anche per lavori professionali;
  2. Ha l’ottica intercambiabile per la street si possono usare 16mm (equivalente ad un 24mm), il 20mm (equivalente ad un 35mm) o il 35mm (equivalente ad un 50mm)
  3. Ha un AF incredibile;
  4. Ha lo schermo ribaltabile e touch;
  5. Ha una buona autonomia;
  6. Ha il mirino elettronico;
  7. Ha il flash;
  8. Con il 20mm è praticamente tascabile.

Ha degli svantaggi come il menù complicatissimo, AF non intuitivo difficile settare il fuoco zonale, è cara, se volete fare filmati dovete usare le schede SD di ultima generazione. Inoltre ha l’ergonomia peggiore delle 3.

Comprala qui: Sony a6500.

 

Si lo so manca tutto il mondo Fuji ma io non le ho mai usate quindi ve le cito solamente perché so che sono ottime macchine ma io non sono in grado di dirvi quali siano i loro punti di forza e di debolezza.

  1. Fuji X100f;
  2. Fuji X70;
  3. Fuji XT20;

Ricordatevi però che per un buon Street Photographer la cosa più importante sono le scarpe!!!! e magari qualche libro come:

  1. Street Photography Now;
  2. Provoke;
  3. Dark Knees;
  4. The Americans;
  5. American Color 2;
  6. Istanbul: City of a Hundred Names.

Buona passeggiata!!!! ricordatevi che è meglio spendere per fare progetti fotografici e non per le macchine!!!!

Qui se volete sapere qualcosa di più su di me: Vittore Buzzi Photographer, Vittore Buzzi Fotografo, Ritratto

Conoscere la macchina fotografica

Un buon Corso Base di fotografia è fondamentale… Non vi sveleremo i segreti per diventare dei grandi fotografi ma vi daremo gli strumenti per intraprendere un percorso…

Insistiamo parecchio su alcuni concetti semplici:

  • La luce;
  • La macchina non vede  come noi;
  • Dobbiamo prendere il controllo della macchina fotografica.

Nulla di trascendentale ma questi principi inseriti in una strategia del GUARDARE possono portare immediatamente a dei risultati fuori dal comune.

Così dopo avervi spiegato i fondamenti ci occupiamo di farvi divertire vi spingiamo a giocare con l’esposimetro, con i programmi e con l’autofocus…

La tecnica non deve essere un limite ma uno strumento al servizio della CREATIVITA’ e dell’ESPRESSIONE…

Il primo step è conoscere la nostra macchina fotografica.
La macchina deve essere comoda da portare in giro nel quotidiano così da averla sempre dietro… Giorno dopo giorno i comandi che più usiamo diventano familiari e acquisiamo quella manualità che non ci costringe a perdere tempo nel far fare allo strumento quello che abbiamo in mente. Continuare a cambiare le macchine e gli obiettivi senza comprenderne le potenzialità fa si che ci si concentri solo sull’aspetto tecnico e non sullo sviluppare una visione.

Basta poco, le 18 una giornata di sole e una sotto esposizione che varia tra meno 1 e meno 2,5 stop la voglia di scendere in strada per 5 minuti ed ecco che il mondo intorno a noi si trasforma…

Quindi invece di spendere dei soldi, uscite e provate ad usare la compensazione dell’esposizione… La vostra vecchia macchina fotografica è pronta a darvi nuove soddisfazioni…

Qui se siete interessati al CORSO BASE.

 

Vittore Buzzi / Fotografo Milano / Fotografo Matrimonio / Wedding Photographer

Bianconero digitale Tri- X + D76 Preset di Lightroom Gratis

Un altro regalo per voi il preset di Lightroom che assomiglia alla mitica Tri-X  sviluppata con il  D-76  agitato un po’ più del normale per avere dei neri un pochino più pieni!!! La pellicola e lo sviluppo con cui molti di noi hanno iniziato a scattare fotografie e si sono sporcati le mani in camera oscura…

E’ un preset più delicato rispetto a quelli violenti a cui ci ha abituato il digitale… un ritorno alle basi all’idea di reportage pensato fatto con amore… non buttato lì velocemente per avere qualche like su FB o gloriarsi con gli amici della nuova macchina fotografica…

Scorro l’archivio e scopro piccole gemme dimenticate che…  Incontri fantastici ai 4 angoli del mondo come sotto casa, storie che hanno fatto di me quello che sono

Mi accorgo che mentre raccontavo le storie degli altri ho raccontato la mia vita… Le foto ricordano i miei pensieri, le paure le incertezze… Voglia di stampe…  di tempo… Profumo di fissaggio sulle mani…

Magari tutto tornerà…

Qui se siete interessati al Workshop di Reportage.

 

SCARICATE QUI IL PRESET TRI-X D76 seguite queste istruzioni per l’installazione!

Buon divertimento Vittore.

Vittore Buzzi / Fotografo / Fotografo Matrimonio / Wedding Photographer

Quotidiano

Ciao a tutti!

Molti di noi hanno pensato e passato del tempo cercando la macchina perfetta per il genere di fotografia che facciamo. Fino a qualche anno fa, almeno in digitale, esistevano solo le reflex per un tipo di fotografia a 360 gradi…le mirrorless hanno cambiato un po’ le regole, o riempito un buco, se preferite.
Come sempre, ogni macchina può funzionare bene, a seconda delle esigenze.

Se non sto lavorando professionalmente, uso la fotografia soprattutto come diario. Reagisco a quello che mi accade in modo istintivo, mettendo assieme una registrazione di tutto ciò che mi passa per la testa, senza alcun bisogno di metterci dentro troppa tecnica, Almeno per me. Spesso quindi, queste fotografie sono delle semplici note.

Dai momenti di famiglia agli incontri, esperienze, vagabondaggi e sensazioni, momenti intimi, amici e atmosfere.

Per questo tipo di fotografia preferisco le macchine compatte, é sempre stato così per me… É un lavoro sulle reazioni istintive alla vita. A volte é solo una luce, o un colore, anche se spesso si evolve più profondamente e seriamente di qualunque altro genere possa considerare.

Quando cammini molto, tirando linee da un lato all’altro della città, restare leggero é decisamente una buona idea. La macchina é a suo agio in tasca piuttosto che in una borsa fotografica. Anche se non lavoro mai nascondendomi, trovo che non essere invasivi possa essere un ottima idea.

Perfetta per quando non sei ossessionato dal controllo, per le volte in cui metterti a controllare la macchina ti porta a perderti le atmosfere di ciò che vivi, che siano foto o piccoli video che sto collezionando, e di cui un giorno o l’altro cercherò di fare qualcosa.

Le Point & Shoot sono divertenti perché ci liberano. Con una buona lente e controlli basici, sono ciò che amo usare quotidianamente.

Discuteremo di questo tipo di approccio nei nostri workshop di linguaggio e composizione e workshop di Street Photography

Gabriele Lopez https://gabrielelopez.me/

La ricerca del momento

Ciao a tutti…

Mi capita sempre più spesso di parlare con persone che si affacciano alla fotografia oggi, di cosa rappresenti per me, ma non sempre é facile o possibile spiegarlo in poche parole…

Ho in cominciato a fotografare per esprimermi, documentare i miei giorni, capire meglio ciò che mi circondava e, facendo questo, imparare a capire e conoscere meglio me stesso. Gli errori che ho commesso lungo la strada sono chiaramente rivelati da istantanee che ho preso anni fa, prima che una situazione cambiasse per sempre per via di qualcosa che ho fatto, mentre gioie ed esperienze sono invece preservate da una memoria infedele. Poi ci sono fotografie che non trovano mai casa, vagano in giro come anime perse tra paradisi e inferni…confuse come storie da bar, sorprendenti e libere.
Proprio finché queste foto non troveranno casa, continuerò a vagabondare ed a cercare.
Se volete, é un ossessione per la normalità e per niente di speciale ma assolutamente meraviglioso e toccante nella normalità toccante.

Qualcosa in grado di elevarmi.

Non cerco più da tempo alcun momento perfetto, le cose succedono quando devono.

É dura, a volte come in questi ultimi mesi, lavorare come fotografo professionista e saltare continuamente su treni di storie altrui. Amo il mio mestiere e lo sceglierei senza dubbio nuovamente ma a volte succhia fuori il tempo da cose che invece avrei urgenza di fare. Tarde serate sono dedicate a scrivere, stampare, riguardare foto..il sonno viene rimandato di continuo…
Per vincere la sensazione di sentirmi sconfitto, cieco, o annoiato, io prendo fotografie. Quelle che voglio o desidero…le aspetto finché qualcosa succede e tutto collima. Dopo, mi sento appagato per un periodo, finché non inizio a sentirmi nuovamente vuoto o nudo e devo trovare qualcosa di nuovo…anche se difficilmente riesce ad essere come l’ultima foto…é una sensazione che sembra di aver avuto prima o totalmente nuova. Realtà e immaginazione viaggiano assieme. 

Avviene continuamente, e più sembra assurdo continuare questa danza, più la cosa assume senso e significato, proprio perché non ha alcun bisogno di esistere, che é forse il motivo migliore per esistere.

La macchina é solo una piccola scatola nera con comandi semplici sempre nella stessa posizione, che si metta meno di mezzo possibile tra me e quello che accade…un utensile geniale che mi dia la possibilità di trovare e capire significati,  registrare ed essere (a volte) un po’ più cosciente dell’importanza di essere qui, connesso a ciò che mi circonda.  Un gioco quotidiano di meditazione, ricerca, sorpresa e rivelazione.

Immagino, quindi, di poter dedicare tutto ciò al Caos. Chiamatela Street Photography o come vi pare, i generi perdono sempre più senso di essere catalogati.

Gabriele Lopez

http://gabrielelopez.me/

Info: Workshop di Street Photography a Milano- Marzo 2017