Perché fotografare: come provare a vivere felici

Negli anni abbiamo visto tantissimi allievi, abbiamo tenuto molti corsi e abbiamo assistito a tante motivazioni. Si fotografa per noia o per trovare uno scopo nella vita molte persone fotografano perché pensano che le fotografie siano il fine della loro vita.

Lo ripetiamo molte volte e vale la pena ricordarlo anche in un post sul nostro blog dei Corsi sarebbe meglio avere una vita interessante e piena e quindi fare fotografie di peso e non tentare di fotografare per far finta di avere una vita interessante

Corsi Fotografia Milano

Cercherò di spiegarmi io ho sempre viaggiato fino a quando per me viaggiare era importante, in termini di incontri di esperienze di sensazioni profonde. Io non ho mai viaggiato per fare fotografie, le foto erano una conseguenza, un modo di fissare quelle emozioni, a volte intense a volte sottili, ho viaggiato per lavoro ho viaggiato per amore. Custodisco gelosamente ricordi dolorosi e melanconici di cui parlo raramente ormai.

Oggi stiamo assistendo ad un capovolgimento oggi si viaggia per fotografare. Persone, spesso insoddisfatte della loro vita,  devono rappresentarsi come non sono e lo fanno attraverso le immagini che producono. La fotografia arte mimetica e superficiale, dà l’opportunità a tanti, di rappresentarsi come vorrebbero apparire.

E’ iniziato probabilmente con Facebook prima e con Instagram poi… La dittatura dei like, l’assuefazione ai like… tanti hanno iniziato a sentire la pressione, a volere delle gratificazioni immediate.

Non stiamo parlando di poveracci ma di persone come noi, anzi anche noi ad un certo punto ci siamo passati, un momento difficile in cui le motivazioni venivano meno in cui il lavoro non girava come doveva in cui la vita di coppia non era il massimo ed ecco che pluck, piccolo miracolo ,postavi un fotografia e piano arrivavamo i “mi piace” qui è successo il pasticcio il pensiero debole quello che ha fatto si che tutti volessero diventare fotografi e che fossero disposti a comprare esperienze, la maggioranza ha iniziato a credere: “allora valgo qualcosa”. Da questa semplice relazione una coazione a ripetere nel tentativo disperato di lasciare un segno, di trovare un significato alla propria vita.

La fotografia è diventata una ossessione di massa, l’unico modo per poter pensare di essere qualcosa di diverso per provare ad affermare ho vissuto, qualcuno mi vuole bene, qualcuno mi stima… Oggi non c’è solo un bulimia di cibo, di zuccheri ma un bulimia di soddisfazioni caduche: di like, di consumo non solo junk food ma anche prodotti spazzatura che riempiono le nostre case fino a straboccare.

Tanti anni fa avevo iniziato un lavoro nelle discariche del mondo, un lavoro non originale (a scanso di equivoci ci aveva già pensato Jacob Riis alla fine del 1800) era originale la motivazione vedere da vicino il nostro consumo sconsiderato e ossessivo che ci porta a vivere come schiavi a guadagnare e poi a sperperare denaro e tempo per niente a non vivere le nostre vite.

Quindi per uscire da questa trappola basta poco basta capire il “Perché” quale è la motivazione che ci spinge non a fare delle buone fotografie ma a vivere la vita che stiamo vivendo. Solo sciogliendo questo nodo, solo cercando il nocciolo duro della nostra esistenza potremmo tentare di essere felici.

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Lo scopo non è diventare ricchi, non è lasciare un segno ma cercare di vivere il tempo che abbiamo da vivere. Ognuno di noi ha le sue motivazioni ma nell’ultimo periodo ho rallentato molto, ho semplificato e sto tentando di ritornare alle basi. Ho scoperto che non mi serve molto per vivere che voglio avere più tempo per me, voglio stare meglio fisicamente voglio vedere mia figlia crescere, avere l’opportunità per starle più vicino… Cose semplici e non complesse… non mi interessano computer, fama, automobili, cibo sofisticato mi interessa solo godere del mio tempo…

Tutto questo ha profondamente cambiato il mio modo di rappresentare la realtà…

Pensate con calma perché non esiste una formula che va bene per tutti, ognuno di noi è diverso però fermatevi, posate la macchina fotografica e chiedetevi: “Cosa Conta”… Ascoltate la vostra risposta lasciate da parte il mondo virtuale che vi ruba tempo e ripartite da voi stessi

Non preoccupatevi  se venite ai nostri corsi di fotografia vi spiegheremo COSA è la fotografia, COME si fotografa e vi daremo qualche spunto sul PERCHE’.  Pensiamo che sia veramente importante aiutarvi a scegliere un percorso che si può fare con la fotografia, con la scrittura o con qualsiasi altro mezzo di espressione.

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Vi consigliamo alcuni libri che potrebbero aiutarvi nella vostra ricerca:

Fai Spazio nella tua vita di Fumio Sasaki

Generazione X  di Dougas Coupland

Se questo è un uomo di Primo Levi

Infine un libro di fotografie: Luce istantanea di Andrej Tarkovskij

2 Comments

  1. Ciao Vittore, come non essere d’accordo anche se significa mettersi a nudo, spogliarsi di tutto, soprattutto degli abiti che altri vogliono che indossiamo.
    Non importa quando si è iniziato o si inizierà, la libertà è un viaggio.
    Con affetto e stima Luigi Grieco

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