Dove sta andando la fotografia oggi parte 2: Stock

Non mi dilungo nel trattare i termini legali e contrattuali della fotografia Stock e vi rimando direttamente ai contratti standard della più grande agenzia fotografica al mondo Alamy.

Esistono fondamentalmente due modalità di vendita:

Vittore Buzzi Photography

Quello che a noi interessa è capire se è ancora possibile viverci e se ha senso continuare a produrre per questo mercato e se si come.
Non parleremo di aria fritta e di cose campate in aria ma della esperienza di alcuni professionisti che sono usciti da questo mercato e altri che ancora ci sono dentro.

Qualità:

  • La qualità deve essere elevata
  • Le macchine da utilizzare dovrebbero avere almeno 16 Megapixel con ottiche professionali
  • Il sensore deve essere pulito
  • Le foto devono proporre soluzioni visuali stereotipate e innovative una esempio il portfolio di Yuri Arcos


Argomenti
 deve coesistere un giusto mix di argomenti in grado da non farci dipendere da una sola nicchia di mercato e dal metterci al riparo dalle fluttuazioni stagionali:

  • Life Style
  • Business
  • Geografico: località, siti o orari in cui ci sia poca concorrenza e in cui le vostre foto possano fare la differenza un esempio Milano la Scala di Notte.
  • Food
  • Still Life
  • Festività: Natale, Nuovo Anno, San Valentino, Festa del papà, Festa della mamma, Halloween
Business Stock
Business Stock


Keywording Parole chiave

  • Le keywords fanno trovare le vostre foto
  • Devono essere fatte in inglese e a livello professionale
  • Devono essere esaustive, precise e gerarchiche


Liberatorie o Release
a parte per il geografico per molte foto sono necessarie le liberatorie per poterle vendere vi rimando sempre ad Alamy per capire meglio qui trovate:

 

Distribuzione

Dimensioni: quanto deve essere grande il mio archivio affinché sia interessante dal punto di vista economico?
Questa è la domanda più difficile a cui rispondere però diciamo che se le vostre foto sono “furbe” cioè avete identificato delle nicchie da riempire e sono qualitativamente di livello dovete essere attorno alle 35.000 immagini
Oddio si abbiamo detto 35.000 con una aggiunta annuale intorno alle 5.000 / 6.000 foto.

E’ immediatamente chiaro che dovete avere delle strategie di produzione e distribuzione delle immagini e che non potete improvvisare a meno che per voi la foto stock non sia un piccolo ripiego.
Inoltre dovete avere dei work- flow specifici per il kewording e l’uploading dei file questo si può raggiungere con Lightroom + dei plug – in specifici. Però è un lavoro e non è improvvisazione.

Se non avete già un archivio, una professionalità acquisita entrare oggi nel campo delle stock foto è estremamente difficile e se non aumentate il vostro archivio in maniera costante uscite dal mercato.

Quindi ricapitolando:

  • Vivere di stock è un lavoro quotidiano
  • Servono attrezzature di buon livello
  • Servono strategie articolate
  • Capacità di organizzazione e ottimizzazione del flusso di lavoro
  • Qualità visuale elevata
  • Dimensioni numeriche importanti
  • E’ più facile uscire dal mercato che entrare
  • Oggi molti fotografi di Stock sono in crisi perché  il guadagno per foto venduta è in picchiata
  • Produrre immagini di qualità ha un costo
  • Il mercato è in crescita leggera per quanto riguarda il fatturato globale ma il costante aumento del numero di fotografi che prova ad entrarci la disponibilità di immagini gratuite e la quantità enorme di immagini a in vendita fanno si che sia in atto una vera diminuzione di chi vive delle foto stock e un aumento di persone che si accontentano di piccole entrate annuali

Conclusioni non rosee direi… Meditiamo gente meditiamo…
Dimenticavo il mondo della fotografia stock è sempre stato così… Nulla di nuovo sotto il sole…
Solo che una volta i numeri erano diversi (più bassi) quindi la massa critica minore.
Se qualcuno vi ha fatto credere che era facile entrarci e guadagnarci beh probabilmente non era il suo mestiere.

Qui gli argomenti già trattati:

 

 

4 Comments

  1. Buongiorno Vittore,
    Ti faccio i miei complimenti sia per gli articoli interessanti (tuttaltro che banali), sia per la struttura del sito che mi piace molto (pulita e intuitiva, dovrei imparare!). Mi chiamo Paolo e dal 2008 mi occupo di fotografia microstock, contribuisco a 25 agenzie e vendo circa 1200 immagini al mese. Faccio tutto questo come attività part-time, affiancata ad un lavoro di impiegato. Mi sento chiamato in causa poichè come fotografo microstock mi sento spesso additato come “quello che rovina il mercato stock tradizionale”. In verità il mercato è cambiato, semplicemente. Tu descrivi con competenza (si vede che sei un professionista o hai parlato con persone che nel campo ci bazzicano) il mercato stock e le sue caratteristiche, ma personalmente vivo, e chi come me si occupa di microstock vive, una situazione molto meno drammatica in termini di vendite rispetto a quanto da te descritto. Se da un lato è vero che sono molti di più i fotografi amatori che vogliono entrare in questo mercato e prendersi una fetta di torta grazie alla facilità di ingresso, è anche vero che la torta è diventata molto più grande perchè clienti che prima non ci pensavano neanche ad acquistare una fotografia legalmente oggi lo possono fare a un dollaro. Pertanto mi riconosco in tutte le osservazioni che hai fatto e, ripeto, sono tutte competenti, ma non nella conclusione. Il mercato stock tradizionale va male per chi non ha saputo adattarsi velocemente al nuovo panorama, ma posso assicurare (vedi i numeri di cui sopra) che se hai voglia di metterci la serietà puoi toglierti ottime soddisfazioni in questo settore fotografico.

    A presto

    Paolo Gallo

    1. Non conosco il MicroStock… dal punto di vista economico.
      Mi può dare una idea in Euro di cosa vogliano dire 1200 foto vendute al mese?
      Mi puoi dare una idea della grandezza del tuo archivio?
      Che servizio usi per distribuire in 25 agenzie?
      Anche in privato.
      Grazie.

      1. Ciao Vittore,
        Mi scuso del ritardo nella risposta. Diciamo che con 1.200 foto vendute al mese ti paghi il mutuo della casa e un paio di viaggi fotografici europei all’anno, oltre a qualche sfizio fotografico del tutto non necessario ma tanto piacevole (tipo un obiettivo nuovo ogni tanto). Tieni conto che io, come molti altri, svolgo questa attività part-time. A titolo di esempio, il mio archivio fotografico sull’agenzia Shutterstock è di 2.400 immagini. Per distribuire il tutto utilizzo il software Filezilla, che dopo numerosi esperimenti si è dimostrato lo strumento migliore (e pure gratuito!)

        A presto

        Paolo

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