Viaggio Fotografico
Burkina Faso

 

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Prossimo viaggio Fotografico in Burkina Faso partenza 27 DICEMBRE 2012 rientro 5 GENNAIO 2013

Dove: Burkina Faso
Partenza: 27 DICEMBRE 2012
Rientro: 5 GENNAIO 2013
Informazioni: Viaggio Burkina Faso, per informazioni Antichi Splendori (011 8126715) o Vittore Buzzi (3492307660)
Programmi - Prezzi (a partire da 2470 Euro)

VARIE VIAGGIO BURKINA FASO
PER IL VISTO OCCORRONO I SEGUENTI DOCUMENTI UN MESE PRIMA DELLA PARTENZA
- PASSAPORTO ORIGINALE IN CORSO DI VALIDITA' SEI MESI CON 2 PAG BIANCHE
- 3 FOTOTESSERA OGNUNO
- 2 MODULI COMPILATI E FIRMATI COME DA PASSAPORTO PS

VACCINAZIONE FEBBRE GIALLA OBBLIGATORIA SERVE PER L'INGRESSO NEL PAESE
CONSIGLIATA LA PROFILASSI ANTIMALARICA anche se il periodo dell'anno in cui viaggiamo non è quello delle piogge.

Accompagna il viaggio Vittore Buzzi.

corsifotografia.mi@gmail.com - -- cel. 3492307660

Programma del viaggio in Burkina Faso 27 Dicembre 5 Gennaio L'USCITA DELLE MASCHERE BWABA

SCARICA PROGRAMMI E PREZZI

1° GIORNO • ITALIA / OUAGADOUGOU
• Partenza con volo di linea per OUAGADOUGOU via scalo intermedio. Arrivo in serata, trasferimento e sistemazione in hotel. Cena libera. Pernottamento.
2° GIORNO • OUAGADOUGOU / PO
• Pensione completa. Visita della città, tipica metropoli dell'Africa nera con i suoi mercati che espongono oggetti e prodotti provenioenti dal Sahel. Visita del Centro artigianale che accoglie i visitatori per mostrare loro le tecniche di fabbricazione utilizzate dagli artigiani. Partenza in direzione sud, dove vive la popolazione Gurunsi, nota per la costruzione e gli affreschi di grandi dimore fortificate che influenzarono Le Corbusier. Presso i Gurunsi i ruoli sono divisi secondo i sessi: gli uomini si occupano della costruzione e le donne dell'impermealizzazionee dei grandi affreschi con pigmenti naturali. Arrivo in hotel, cena e pernottamento.

viaggio Burkina Faso

3° GIORNO • PO / GAOUA
• Pensione completa. Dopo la prima colazione partenza in direzione ovest, attraversando una regione raramente visitata dai turisti e dove si incontra la popolazione Dagarti che custodisce le proporie tradizioni animiste. Arrivo in serata a Gaoua, sistemazione in hotel per la cena e il pernottamento.
4° GIORNO • GAOUA: incontro con i LOBI
• Pensione completa. Giornata dedicata all'incontro e alla scoperta dell'etnia Lobi, distribuita in Burkina, Ghana e Costa d'Avorio. I Lobi del Burkina sono anche quelli che hanno i villaggi più caratteristici e che, grazie al loro atteggiamento di chiusura , hanno mantenuto inalterate le loro tradizioni. Ogni famiglia allargata vive in una grande costruzione di argilla fortificata. I Lobi ancor oggi scolpiscono delle belle statue destinate al culto degli antenati. Rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
5° GIORNO • GAOUA: il sito LOROPENI e la Casa Reale di Obire
• Pensione completa. Visita al sito di Loropeni, le rovine sono i resti delle mura in pietra di un imponente fortilizio che viene datato intorno alla fine del I millennio d.C. e che testimonia la presenza di una fiorente civiltà, probabilmente connessa al commercio dell'oro. Tali mura costituiscono la parte meglio conservata di un più ampio complesso che comprendeva altre 9 fortezze e circa un centinaio di strutture minori in muratura. Incontro ad Obire con il Capo tradizionale della dinastia Gan e la sua corte: una bella occasione per dialogare circa il ruolo tradizionale dei capi nell'Africa moderna. Visita del Museo di Gaoua, creato dall'antropologa francese Madeleine Pére che dedico la sua vita allo studio dei Lobi e dei Gan. Cena e pernottamento in hotel.
6° GIORNO • GAOUA / BANFORA: i villaggi Senoufo
• Pensione completa. Partenza in direzione di Banfora e incontro con la società dei Senoufo: i loro villaggi sono completamente indipendenti uno dall’altro. La loro società segreta riveste un ruolo importante nelle tre iniziazioni che si svolgono nei primi trent’anni della vita di un uomo , dopo questo , gli uomini non sono più obbligati ad occuparsi dei lavori agricoli, le attività rituali vengono svolte nel “bosco sacro” di competenza del villaggio. Visita del mercato di Banfora, uno dei più ricchi del paese per quanto riguarda i manufatti artigianali. Cena e pernottamenti in hotel.

 

Burkina Faso


7° GIORNO • BANFORA / BOBO DIOULASSO
• Pensione completa. Dopo la prima colazione passeggiata alla scoperta dei picchi di Sindou , rocce calcaree dalle forme spettacolari. Partenza in direzione di Bobo Dioulasso, arrivo sistemazione in hotep per la cena e il pernottamento.
8° GIORNO • BOBO DIOULASSO
• Pensione completa. Giornata dedicata alla scoperta della città più verde del Burkina Faso: numerosi i quartieri che hanno mantenuto un'atmosfera tipicamente coloniale, la stazione ferroviaria in stile neo-moresco e la vecchia moschea in stile sudanese. Bobo è anche un importante crocevia di artee musica. Durante il giorno gli antiquari offrono begli esemplari di maschere in legno, di sera i locali risuonano di ritmi tradizionali che ormai occupano un posto di rilieno nel panorama internazionale della world music. Cena e pernottamento.
9° GIORNO • BOBO DIOULASSO / OUAGADOUGOU: uscita delle maschere BWABA
• Pensione completa. Partenza per un piccolo villaggio per assistere all'uscita delle maschere Bobo – Bwa: alte più di due metri e di bella fattura sono bianche con disegni geometrici neri e rossi e sono fra le più spettacolari del Burkina Faso. Alcune maschere eseguono con l'aiuto di altri personaggi delle vere "pièce" teatrali. I Bwa del Burkina Faso sono dei coltivatori delle savane che hanno espresso una organizzazione sociale basata sull’autorità morale degli anziani. La società è divisa in corporazioni: i contadini, i fabbri ed i griot (cantastorie incaricati della trasmissione degli eventi del passato) peraltro la maggior parte dei Bwa sono rimasti fedeli all’animismo. Le maschere sono regolarmente impiegate nella celebrazione di miti. Si prosegue per Ouagadougou, all'arrivo alcune camere day use, cena e trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia.
10° GIORNO • OUAGADOUGOU / ITALIA
• Partenza con volo di linea per l'Italia, via scalo intermedio.

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VACCINAZIONI : obbligatoria la febbre gialla e consigliata la profilassi antimalarica
VISTO D'INGRESSO: da ottenere in Italia prima della partenza.
PER L'OTTENIMENTO DEL VISTO E' NECESSARIO RICEVERE UN MESE PRIMA I SEGUENTI DOCUMENTI  PASSAPORTO IN CORSO DI VALIDITA' SEI MESI  3 FOTOTESSERA OGNUNO UGUALI TRA LORO 4,5 X 3,5 CM  3 MODULI OGNUNO COMPILATI E FIRMATI IN ORIGINALE  TESSERINO DELLA VACCINAZIONE CONTRO LA FEBBRE GIALLA


Informazioni: Viaggio Burkina Faso, per informazioni Antichi Splendori (011 8126715) o Vittore Buzzi (3492307660)

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Prossimo viaggio Fotografico in Burkina Faso partenza 27 DICEMBRE 2012 rientro 5 GENNAIO 2013

Dove: Burkina Faso
Partenza: 27 DICEMBRE 2012
Rientro: 5 GENNAIO 2013
Informazioni: Viaggio Burkina Faso, per informazioni Antichi Splendori (011 8126715) o Vittore Buzzi (3492307660)
Programmi - Prezzi

Accompagna il viaggio Vittore Buzzi

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INFO VIAGGIO BURKINA FASO L'USCITA DELLE MASCHERE BWABA

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Superficie Burkina Faso: 274.122 kmq
Confini Burkina Faso: Mali, Niger, Benin, Togo, Ghana, Costa d'Avorio
Popolazione Burkina Faso: 13,9 milioni di abitanti (40% mossi; gurunsi, sénufo, lobi, bobo, mande, peul)
Capitale: Ouagadougou (962.100 abitanti)
Lingue: francese (ufficiale), malinke, more, fulfulbe, lobi
Religione: 40% credenze e culti tribali, 50% musulmana, 10% cristiana (prevalentemente cattolica)
Fuso orario: GMT
Prefisso telefonico internazionale Burkina Faso: 00 226
Moneta Burkina Faso: CFA

Il "paese degli uomini onesti" (così fu rinominato l’Alto Volta francese nel 1984, 24 anni dopo l'indipendenza) è anche il paese del sorriso: la sua gente, sempre gentile e allegra, ci conduce per mano in un mondo semplice e dimenticato.
Il territorio del Burkina Faso, senza sbocchi al mare, stretto tra Mali a nord e ovest, Niger a est, Benin, Togo, Ghana e Costa d'Avorio a sud, è in prevalenza coperto dalla savana, con zone boscose al sud, che a poco a poco si trasformano in Sahel, punteggiato di gialle acacie, basse erbe e arbusti, pascoli buoni per capre e pecore; a nord-est già occhieggiano le dune tra gli stagni, preziosi abbeveratoi per le mandrie di zebù dalle corna a falce di luna dei pastori Peul.
Verso ovest si alza la falesia di Banfora, con piccole cascate, laghi, verdi distese di canna da zucchero e lunari paesaggi di rocce scolpite dal tempo in forma di picchi e guglie.

Una terra tra i fiumi
Tre fiumi irrorano le aride terre del Burkina Faso: il Volta Bianco, il Volta Nero e il Volta Rosso, che proseguono poi la loro corsa verso l’oceano in Ghana. Sulle loro rive le donne lavano i loro colorati panni, mentre i bambini giocano spensierati nell’acqua e qualche pescatore solitario getta la sua rete. A volte nelle zone più umide e boscose si possono incontrare gli elefanti; ma il Burkina è soprattutto un calmo, bucolico paese di piccoli villaggi con case tradizionali in ‘banco’ (argilla e paglia mescolata ad acqua), agricoltori e coloratissimi mercati. Qua e là s’incontrano moschee in argilla e chiese decorate coi simboli dell’animismo: il Burkina è anche il paese della tolleranza e del sincretismo religioso.

Etnie e tradizioni
del Burkina Faso
La pianura centrale, intorno alla moderna capitale Ouagadougou, è abitata dai Mossi, che costruirono un grande impero, tra il XV e il XIX secolo: gente fiera, guerrieri, che persero l’autonomia solo con l’arrivo dei Francesi. I loro discendenti, pacifici ma orgogliosi, vivono in piccole case circolari in argilla, e coltivano sorgo, mais e arachidi, conservati in granai fatti di paglie intrecciate. Ogni etnia ha forme di architettura differenti, che ben si fondono col paesaggio per linee e per colori.

Burkina Fasi viaggi

A ovest vivono i Bobo, intorno alla loro città, Bobo Dioulasso, la seconda del paese, un piccolo tocco di Francia in Africa. In certe stagioni, in tutta la regione, nei piccoli e grandi villaggi ci sono grandi feste: vecchi, giovani, donne e bambini, tutti si raccolgono intorno a uno spiazzo, ballano, bevono birra di miglio e incitano le maschere che arrivano danzando a grandi balzi, accompagnate dal suono di tam-tam e zufoli. Sono maschere policrome che rappresentano animali, bufali, antilopi, scimmie, uccelli e c’è la grande maschera piatta della farfalla, lunga almeno due metri. Tutte incarnano gli spiriti della natura, ai quali si chiede fertilità e salute e che si ringraziano, dopo il raccolto. La maggior parte della popolazione in Burkina è tuttora animista e la danza delle maschere è un momento di gioia che scandisce la vita dei campi, semina e raccolto, e la vita del villaggio, iniziazioni, matrimoni e funerali.

Al sud vivono i Gurunsi: le loro case in banco dalle forme tondeggianti hanno mura decorate dalle donne. Sono splendidi affreschi, in ocra nero e bianco, con disegni geometrici che ricordano antichi simboli tradizionali. Alla sera gli uomini, accanto al fuoco, raccontano storie e indovinelli vecchi quanto il mondo.

Ancora a sud i Lobi, più di altri, hanno mantenuto intatto la fede animistica: non è raro trovare davanti alle loro case fortificate i feticci protettori, ai quali si offrono libagioni e sacrifici di polli e capre. Le loro famose "buthida", statuette-amuleto, stanno nelle stanze interne a proteggere l’anima di ciascun Lobi, vivo o defunto. Il culto dei morti e degli antenati permea la loro cultura e la loro quotidianità.
A nord, nell’area abitata dai Kurumba, i graffiti sulle rocce ricordano gli antenati, valorosi cavalieri e cacciatori di struzzi, giraffe e leoni; più in là i segni di antiche necropoli e abitazioni ne confermano l’esistenza, in un tempo che nessuno è in grado di precisare. A nord-est vivono i Songhai agricoltori, i Tuareg e i Peul, in parte ancora nomadi, che allevano mucche, capre e cammelli percorrendo il territorio con le loro mandrie alla perenne ricerca di acqua e pascoli. Solitarie figure in un mondo immutato e immutabile o geni della savana? Le diverse etnie s’incontrano nei mercati locali che hanno il fascino d’altri tempi: donne ingioiellate Peul, Tuareg nei loro fluttuanti vestiti blu, il velo sul volto, Bella scalzi che spingono coi bastoni cammelli e capre, Songhai che vendono tabacco, cereali e verdure. Nei pressi dei mercati gli artigiani fabbricano borse in pelle, selle, gioielli in argento, ceste di erbe intrecciate, calebasse dipinte e i fabbri buttano sul fuoco alimentato dalla forgia tradizionale il ferro che con la forza delle loro braccia e del martello diventerà coltello, zappa… Una sinfonia di odori e colori che emoziona i sensi, s'imprime nella mente e non farà mai più dimenticare l’Africa vera.

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