Quale fotografia? Personal Ghirri

Cosa: Mostra Luigi Ghirri a Reggio Emilia. Fino al 28 luglio 2014. INFO.
Viviamo in un mondo sommerso da immagini… Mi devo rassegnare oggi la fotografia va di moda, essere fotografi è un must…. Tutti parlano di tutto e fioriscono Festival di Fotografia, mostre gallerie di ogni tipo…  Molti si inventano curatori altri indossano buffi copricapi e si fanno crescere la barba altre si fanno selfie a tutto spiano… Di questo movimento usufruisco anche io chi non si nega un corso di fotografia oggi? Purtroppo il rumore di fondo cresce e spesso non tutti riescono ad orientarsi in questo bailamme e mancano un po’ i punti di riferimento. Per questo voglio segnalare a tutti la splendida mostra di Luigi Ghirri che si svolge all’interno dell’edizione 2014 di Fotografia Europea a Reggio Emilia.

Luigi Ghirri
Luigi Ghirri

Lo sguardo di Ghirri rapisce per la sua capacità di trasformare il quotidiano in una esperienza unica, essendo un fotografo e un fruitore di fotografie non proprio di primo pelo ho voluto provare a ridurre il suo stile secondo una analisi su due livelli molto semplificata per cercare di svelarne il segreto. L’operazione, devo dirlo subito, ha una certa valenza di ordine metodologico ma infine si deve piegare all’opera geniale del grande autore  di Scandiano in quanto le sue fotografie svelano enigmi e non possono quindi essere svelate…

Luigi Ghirri
Luigi Ghirri

FORMA
Dal punto di vista formale affronterò:

  • Punto di vista
  • Ottica
  • Inquadratura
  • Tavolozza Cromatica / Luce

CONTENUTI
Dalla prospettiva dei significati cercherò di parlare di:

  • Fotografia
  • Melanconia
  • Trasporto in un mondo immaginato

Cercherò di mantenere il discorso più semplice possibile e invito comunque chiunque ad andare a vedere al mostra.

Luigi Ghirri
Luigi Ghirri

 

FORMA > Punto di vista

Il punto di vista usato da Ghirri è spesso decisamente normale. Mai troppo basso mai troppo alto qualche volta in pianta. L’autore non vuole esasperare o comunque destabilizzare lo spettatore non vuole colpirlo con un “effetto speciale” semplicemente introduce piccole variazioni che non preannunciano nulla di straordinario, la visione di una cane o il volo di un uccello, tutto è tenuto nella semplicità più estrema, un equilibro delicato.

FORMA > Ottica

Anche qui ci troviamo di fronte a scelte sobrie. Un normale, un moderato grand’angolo o un leggero tele. Ghirri non vuole portare al centro dell’azione; l’azione che vuole introdurre è puramente mentale l’immaginare e il guardare. Anche l’utilizzo a diaframma moderatamente chiuso in modo da non introdurre sfocati che non rispondo alla possibilità di visione dell’occhio. Si cerca di restituire qualcosa che semplicemente risulti, di primo acchito,  in una resa quotidiana.

FORMA > Inquadratura

Il capolavoro formale ghirriano inizia dai tagli, mai esagerati ma chirurgici mai solo squisitamente formali ma sempre in relazione ai contenuti. Non possono essere ridotti facilmente ma rivelano chiaramente che il fotografo ha guardato intensamente ed intensamente ha pensato, ha effettuato un processo di astrazione e di scelta approfondita in modo da escludere qualcosa. Si, le immagini di Ghirri colpiscono per la scelta delicata delle quinte, per la decisione di spezzare delle forme senza mai urlare o infine di rendere degli oggetti come delle persone per cui vale la pena un ritratto. Ancora oggi guardando intensamente una scena mi rendo conto che nasconde la potenzialità di una inquadratura ghirriana ma raramente riesco ad immaginarla.

FORMA > Tavolozza Cromatica / Luce

Qui il capolavoro formale si manifesta, mai luci violente ma sempre delicate talvolta leggermente calde, c’è una uniformità spaventosa nella luce di Ghirri, diffusa, dolce, confortante e svelatrice ed enigmatica allo stesso tempo, mai violenta e dura. Una luce che invita alla riflessione che non acceca ma illumina in tutti i sensi. La tavolozza cromatica che ne emerge è sempre consistente, mai troppo amplia spesso compatta la distribuzione delle campiture va ad armonizzare le forme in una sintesi quasi impossibile fra le due grandi scuole della pittura classica…

Luigi Ghirri
Luigi Ghirri

CONTENUTI > Fotografia

L’opera di Ghirri, che si esplicita in serie fotografiche,  mai in una fotografia singola, contiene in se una profonda riflessione sulla peculiarità del mezzo e sul linguaggio fotografico. Dualismo, enigma, equilibrio, analogia… tutti argomenti che vengono ripresi anche nella sua produzione teorica (Lezioni di Fotografia).

CONTENUTI > Melanconia

Le immagini di Luigi Ghirri, così lontane dall’azione e dal foto giornalismo contengono in se una potenza malinconica, un “memento mori” legato alla generazione della fotografia stessa. Nel momento in cui l’artista crea e da vita ad un immagine cogliendola nella realtà essa cessa di vivere nel reale e inizia a prendere vita nella mente di chi guarda…

CONTENUTI > Trasporto in un mondo immaginato

La fotografia come scusa per immaginare il paesaggio e il mondo… L’autore come colui che non può svelare gli enigmi ma attraverso il mezzo si pone e pone domande sul mondo… Quindi guardare con forza il reale per vedere quello che è sotto gli occhi di tutti ma per mezzo della fotografia, del processo fotografico. Lo sguardo del fotografo diventa un altro mondo, un mondo immaginato…

Luigi Ghirri
Luigi Ghirri

Si tratta di un punto di partenza per la scoperta di uno dei fotografi / artisti / intellettuali che hanno veramente dato di più alla fotografia nel 900.
Cosa: Mostra Luigi Ghirri a Reggio Emilia. Fino al 28 luglio 2014. INFO.

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